La pittrice Serenella Oprandi espone una collezione delle sue opere dal titolo “Atmosfere paesaggistiche” al prestigioso Palazzo Duemiglia di Cremona.
La pittrice bergamasca approda con la sua prima personale a Cremona sfoggiando un percorso antologico del suo stile paesaggistico, dove forma, colore si sposano assecondando l’emozione.
La selezione delle opere vede primeggiare dissolvenze, sfumature, piani sovrapposti tipici del suo repertorio, realizzati con la sua caratteristica tecnica ad acquerello.
Le opere saranno esposte dall’11 febbraio al 2 marzo.
Orari di apertura: Da martedì a sabato 14,30 – 17,00.
Ingresso libero.
Inaugurazione Sabato 11 febbraio alle ore 17,30, con la presentazione del curatore Simone Fappanni. Allieteranno l’evento il recital poetico di Luca Chiavarone, Manuela Copercini e Giliola Reboani.
Indirizzo: Palazzo Duemiglia, Largo Carelli 4, Cremona.
Per informazioni: Fappanni71@gmail.com
“E’ una sensibilità, la sua, che si muove sospesa fra tradizione e sperimentazione, fra lirismo e meditazione concettuale, alternando tematiche e accorgimenti tecnici diversi in un trascorrere mobilissimo di espressioni cromatiche, che variano dal simbolo alla metafora, dalla visione onirica alla microstoria impressa nella memoria.”
“La pittrice, che si esprime nelle opere con levità di tocco e una proprietà cromatica che fanno chiamante intendere come il suo ‘fare arte’ nasca da profonde ed a volte, inconfessate esigenze dell’anima, anelante al bosco fatato dove freschi e deliziosi fiori di campo profumano della vera vita, sorridono, ti amano, ti accarezzano e prendono per mano le nostre pene per trasformarle in tante stelle di purezza e d’amore, ci offre una mirabile interpretazione delle aspirazioni dell’essere umano”.
“Un rapporto intimo con la nostra città così come con gli affascinanti panorami dei monti e dei laghi prealpini, ella ne ‘parla’ con la sua arte schietta, diretta, che rifiuta l’intrico e il sofisma e intrattiene con la realtà rapporti di un’evidenza e chiarezza lampanti. Un dipingere fatto di levità di scioltezza, di definita enunciazione figurale. Serenella non è una narratrice obiettiva, si lascia coinvolgere, sembra voler cogliere i pochi brandelli di pace e serenità che la vita offre per renderli eterni in una memoria concreta quanto un quadro”.
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